MAPPE DI VIGORE: APPLICAZIONI ED EFFICACIA

Come anticipato nell’articolo precedente, l’utilizzo dei droni sta rivoluzionando e dando una grossa mano a chi vuole cambiare il modo di fare agricoltura. In un periodo dove i costi sono sempre in aumento, la frase ”abbiamo sempre fatto così” non regge più. E’ importante ottimizzare al massimo le coltivazioni, producendo il più possibile e limitando gli sprechi di risorse idriche, concimi e fitofarmaci.

L’utilizzo del drone non è l’unica soluzione, ma sicuramente è uno strumento in grado di darci un’enorme mano sotto tutti gli aspetti. Nelle immagini sopra, si può osservare a sinistra, la vista RGB, ossia ciò che si vedrebbe ad occhio nudo dall’alto, mentre a destra si trova l’elaborazione di una mappa NDVI.

Cos’è l’NDVI?

Si tratta di uno degli indici di vegetazione più utilizzati, l’NDVI (Normalized Difference Vegetation Index), ha il vantaggio di avere, nei campi coltivati, dei valori compresi tra 0 (suolo nudo) e 1 (copertura massima vegetale) ai quali vengono associati dei colori in scala per comprenderne l’andamento.

In questo caso, si può osservare il suolo nudo, al valore 0 (scala colore grigio) della strada; mentre all’interno della coltivazione dei valori che oscillano tra 0.5 e 1.

Uno degli altri vantaggi dell’indice NDVI è quello della facile interpretazione, infatti, a primo impatto si può affermare che il campo si presenta in buone condizioni. In questo caso, le zone evidenziate in giallo e quindi con vigoria medio/bassa, sono prevalentemente nei pressi canali di scolo e nella zona centrale del campo.

L’indice NDVI è quindi un campanello d’allarme, sensibile a situazioni di stress idrico, attacchi parassitari, alla presenza di piante infestanti oppure a danni da calpestamento. Per prendere delle decisioni è importante individuare la causa della carenza di vigoria. Per fare questo, si utilizzano le immagini RGB a disposizione, il parere del proprio agronomo e l’utilizzo di altri indici.

L’NDVI è sempre efficace?

In alcune situazioni, questo indice, potrebbe darci dei problemi, specialmente nelle situazioni in cui non c’è piena copertura vegetativa all’interno del campo. La riflettanza del suolo nudo è spesso fonte di disturbo, per questo motivo, in questi casi, vengono utilizzati degli indici ”soil adjusted”, dove vengono apportate delle correzioni in base all’influenza della riflettanza dell suolo.

Qual’è il passaggio successivo?

Una volta individuata la causa delle eventuali carenze di vigoria, si può proseguire con la creazione delle mappe di prescrizione, che consistono nel suddividere il campo in base alle diverse aree di vigore. In questo modo, è possibile effettuare delle concimazioni o dei trattamenti di precisione, distribuendo delle quantità di prodotto differenti in base alla vigoria di quell’area.

Per fare tutto ciò è necessario avere delle attrezzature a rateo variabile, che eseguiranno automaticamente tutto ciò che verrà indicato all’interno del nostro file.

A sinistra, un esempio di mappa di prescrizione, per ogni colore verrà distribuito solo il quantitativo necessario di prodotto, generando automaticamente risparmi in termine di tempo e denaro.

A destra invece la simulazione della rotta di un drone, predisposto per trattamenti/concimazioni di precisione. in grado di intervenire in modo automatico sulle zone in stress.

La questione dei trattamenti aerei in agricoltura di precisione è abbastanza delicata, per questo ne parleremo in un articolo dedicato.

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Grazie per l’attenzione.